Ardea è lieta di comunicare che il Parco Regionale del Matese ha approvato la proposta di progetto sull’ “Indagine Faunistica del Parco Regionale del Matese attraverso la tecnica del foto-trappolaggio naturalistico” proposto dal dott. Giovanni Capobianco. Il Parco Regionale del Matese, istituito nel 1993 con LR n°33 è inserito nella rete dei Parchi nazionali, regionali e delle aree naturali protette della Campania, tra le realtà più importanti della regione.
I suoi 33.327 ha lo rendono, per estensione, la terza area naturale protetta. Ma la sua importanza non la si evince solo dalla sua estensione. La sua posizione geografica strategica, che segna l’inizio dell’Appennino Meridionale, e la presenze di cime montuose alte fino a duemila metri, determina un’alta diversità di ambienti, da quelli lacustri, a quelli di bosco, passando per i pascoli montani fino ai cipresseti, che si traduce in un'alta biodiversità animale e vegetale.
L’elevata elusività di alcune specie e la derivata difficoltà in campagne di censimento e conseguente monitoraggio, rappresentano un limite per il raggiungimento di un quadro di completezza delle informazioni inerenti la fauna selvatica in aree protette o al contorno. Grazie all’introduzione di tecniche innovative come il fototrappolaggio, è possibile arricchire, se non completare, lo status delle comunità di un luogo per costruire nuovi frammenti di conoscenza, spesso utili o fondamentali per tutelare il patrimonio faunistico.
Obiettivi del progetto saranno quelli di rilevare la presenza/assenza di determinate specie elusive difficilmente censibili e/o monitorabili delle quali non si possiedono informazioni sufficienti inerenti lo status, come Gatto selvatico (Felis sylvestris), Lupo (Canis lupus), Martora (Martes martes), Puzzola (Mustela putorius), Capriolo (Capreolus capreolus), specie inserite in liste di tutela nazionale ed internazionale (Dir. Habitat, CITES, Red List IUCN). Inoltre il fototrappolaggio rappresenta anche un ottimo strumento di controllo per specie invasive per valutare eventualmente situazioni ai fini conservazionistici e gestionali di un’Area protetta.
Il progetto sarà coordinato dal Dott. Giovanni Capobianco (ardea.cg@gmail.com)