MIGRANDATA MATESE: conclusa 6° edizione

Si è concluso il campo naturalistico Migrandata Matese, giunto ormai alla sua sesta edizione. L’evento è stato organizzato dall’associazione ARDEA e dal CEDA “Matese” della Legambiente, dal 20 al 30 agosto 2015, grazie al contributo del’Assessorato all'Ecologia della Regione Campania, il Parco Regionale del Matese, il Comune di Castello del Matese e le collaborazioni in termini di strutture, mezzi e patrocini morali sono stati forniti dalla Provincia di Caserta, dalla Comunità Montana del Matese e dai Comuni di Piedimonte Matese e San Gregorio Matese.

Il campo di ricerca concentra la sua attenzione soprattutto sulle rotte migratorie dell’avifauna in volo sul Lago Matese, importante zona umida dell’omonimo Parco Regionale. Il Lago rappresenta, infatti, un nodo centrale e rotta preferenziale nella migrazione di andata e ritorno dell’avifauna europea, data la presenza di ambienti adatti alla sosta dei passeriformi transahariani, i quali utilizzano il territorio per foraggiarsi prima dell’attraversamento del Mediterraneo, per poter giungere nei luoghi di svernamento. Il progetto ha visto l'adesione di 53 partecipanti (Inanellatori - Naturalisti, Biologi e Faunisti) che a titolo volontario hanno collaborato per la buona riuscita del monitoraggio dell'avifauna.

Le attività scientifiche hanno evidenziato il sensibile calo degli uccelli migratori marcati nei pressi del Lago Matese, soprattutto per la specie rondine (Hirundo rustica) con 266 individui, a fronte dei 500 inanellati nel transetto di monitoraggio nello stesso periodo nell'anno precedente.

Rondinata al tramonto

Il monitoraggio dell’avifauna ha visto il censimento di ben 84 specie, fra le quali 1 individuo giovane di Piviere tortolino (Charadrius morinellus) su Monte Miletto, limicolo raro e particolare che preferisce, come rotta migratoria, le cime più alte degli Appennini, per giungere dalla Siberia in Africa e in Medio Oriente. Grazie a questi censimenti  interni a MigrAndata iniziano ad accumularsi numerosi dati che sembrano indicare il Matese come sito di sosta importante anche per questa specie così particolare. Le specie inanellate ammontano  a 30,  fra queste il Tarabusino ( Ixobrychus minutus ) con ben 2 individui, uno dei quali con ancora il piumino sulla testa e le remiganti primarie in crescita. Questo dato appura con certezza la nidificazione della specie presso il sito e risulta essere il dato di nidificazione più alto di quota osservato in Italia. Migrandata Matese, in 53 giorni di attività d’inanellamento suddivisi in 6 anni ha raggiunto il "record" di 11.128 individui marcati di 55 specie diverse.

Piviere Tortolino osservato sul Miletto     Tarabusino catturato nella sesta edizione di Migrandata Matese

 

Come ogni anno il campo è stato caratterizzato da una moltitudine di attività parallele come la giornata dedicata alle tecniche di censimento entomologiche a cura del Dr. Francesco Parisi che, durante i rilievi effettuati a scopo dimostrativo, ha rinvenuto una nuova specie di Falena per il Parco Regionale del Matese, Deilephila elleno, lepidottero notturno di grosse dimensioni dalla forma aerodinamica e la colorazione parzialmente rosa. A seguire la raccolta dati riferiti all’avifauna acquatica, all’erpetofauna e agli ortotteri del Matese ha prodotto varie osservazioni interessanti.

Inoltre la giornata dedicata alla valutazione della qualità delle acque attraverso vari indicatori biologici si è strutturata con una fase seminariale ed una di campo ad opera del Dr. Salvatore De Bonis e della Dr.ssa Antonella Giorgio.

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Questa edizione è stata caratterizzata anche dal lancio del fumetto: “Migrandata Matese – La storia” che ripropone in una nuova veste gli obiettivi, le difficoltà e i risultati raggiunti, nonchè i retroscena umani di questo complesso progetto. Anche per questo motivo al campo si sono tenute delle sessioni di disegno all’aria aperta tenute dall’autore del fumetto Andrea Accennato.

Migrandata Matese - La storia                                  Presentazione del fumetto

Il campo ha costituito una preziosa occasione per raccogliere nuovi dati sulla biodiversità della Campania. Rappresenta un’efficace azione di sensibilizzazione delle popolazioni locali e dei turisti per una migliore conoscenza e salvaguardia dell’ambiente del Parco Regionale del Matese. Si coglie l’occasione per ringraziare anche il supporto e la collaborazione dell’azienda Falode.

Migrandata - Matese è un progetto che sta maturando nel tempo, grazie ai sacrifici della squadra che ormai vi lavora da 6 anni. L'augurio è che cresca anche il supporto da parte di tutti, per consentire la realizzazione di un osservatorio permanente, mirato al monitoraggio dell’avifauna del Matese, o di un polo di formazione per chi voglia avvicinarsi all'ornitologia e all’educazione ambientale per le giovani generazioni che abitano nel territorio del Parco Regionale del Matese sperando che prima o poi quest’ultimo possa divenire un Parco Nazionale.

 

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